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Sede

EDIFICIO “PUERIS SACRUM”
Oggi sede del Centro Culturale “Carlo Venturini”

L’edificio

L’edificio denominato “Pueris Sacrum”, inaugurato nel novembre 1910 e per tutto il secolo scorso adibito a scuola per l’infanzia, è un interessante esempio di costruzione Liberty. Si tratta di una costruzione a pianta simmetrica, di forma rettangolare, realizzata su un solo piano. Gli ambienti interni sono organizzati intorno ad un grande cortile centrale, oggi coperto da grandi vetrate che danno luce all’intero edificio. Un corridoio anulare circonda il cortile, lungo il quale sono distribuite tutte le aule disposte lungo il perimetro.
Gli ingressi sono due. Il principale da Viale Zaganelli, preceduto da una larga scalinata a pendenza molto dolce e da un piccolo porticato. Quello secondario, sul retro, rimane al centro di due corpi esagonali che “escono” dal perimetro rettangolare della struttura, adibiti a bagni.
Il fabbricato è circondato da un’ampia area verde che ospita qualche elemento originario di arredo (panchine, sculture).

Cenni Storici

La struttura fu inaugurata Il 6 novembre 1910 come primo Asilo Infantile di Massa Lombarda. Questo grande risultato fortemente voluto da tutta la comunità ed elemento di orgoglio visto il contesto socio-economico nel quale si colloca, nasce dopo un lungo percorso che affonda le sue radici fino al 1876 quando il Municipio votava il primo stanziamento di un fondo che sarebbe servito allo scopo. Lo stanziamento era esiguo rispetto al totale delle risorse da reperire, ma vece da volano e da stimolo. Si può a buon diritto che tutta la comunità contribuì, dalle piccole donazioni ai grandi benefattori, da enti come la Società Operaia fino alle iniziative di autofinanziamento come lotterie, spettacoli o “passeggiate di beneficenza”. Si costituì pertanto la Società di Benefattori che portò avanti questo arduo compito per tanti anni fino al 20 aprile del 1908, anno in cui la stessa deliberò la costruzione dell’edificio, affidando l’idea e il progetto all’ingegnere comunale Ulisse Montanari. Un ruolo decisivo lo svolse il maestro Tebaldo Marchetti, l’anima di tutto il movimento pro-asilo e Presidente poi dell’Ente Morale che ne reggerà le sorti. Si giunge così alla giornata inaugurale vissuta come una grande festa della comunità, con tanto di lotteria, ballo e opera lirica.


Quello che stupisce oggi è l’estrema funzionalità della struttura agli scopi didattici. Si può dire che l’edificio fu pensato “a misura di bambino” secondo un criterio pedagogico molto avanzato per l’epoca. Il cortile di “gioco” al centro della struttura testimonia la centralità affidata alla socializzazione rispetto alla compartimentazione delle aule. L’altra caratteristica che colpì allora (e tuttora rispettata) è al grande importanza data alla luce. La soluzione del cortile interno usufruibile anche di inverno è geniale e tutto il perimetro della struttura è circondato da ampie finestre. Rispetto agli ambienti angusti, umidi e bui delle abitazioni private questo edificio rispecchiava un elemento di forte “progresso”.
Grazie a queste intuizioni Massa Lombarda ebbe la possibilità di mantenere per tutto il secolo scorso l’edificio adibito a scuola per l’infanzia, senza grossi cambiamenti.

Il restauro scientifico e l’inaugurazione del Centro Culturale “Carlo Venturini”

Nel 2004 l’Amministrazione comunale, in seguito allo spostamento della scuola materna in una nuova struttura, deliberò il progetto di ristrutturazione del fabbricato al fine di centralizzare lì una serie di istituti culturali della città, con l’idea che diventasse il nuovo polo culturale della città. Qui infatti oggi hanno sede la Biblioteca comunale, la Biblioteca 0-14 anni Il Sig.Oreste, l’Emeretoca, il Museo Venturini, il Fondo librario Venturini, la Pinacoteca e una nuova aula Multimediale.
Date le caratteristiche dell’edificio e visto lo stato di conservazione relativamente buono si procedette ad un restauro scientifico, con il superamento degli elementi incongrui Il più evidente risultava essere ala forma della copertura del cortile interno, che poco aveva a che fare lo spirito originario. Con il progetto si è inteso riproporre l’idea del cortile coperto sostituendo la copertura con una tipologia esecutiva più consona all’edificio, sia dal punto di vista storico che da quello funzionale. La seconda incongruenza riguardava i controsoffitti di tutta la restante parte dell’edificio eseguiti negli anni Sessanta, collocati ad un’altezza sensibilmente più bassa a quella originaria, i quali conferivano agli spazi n aspetto sproporzionato, in particolare per quanto riguarda la percezione dell’ingresso e del corridoio anulare. Altre incongruenze sono state sanate, come la colorazione esterna che aveva subito nel tempo ripetute colorazioni. Si è tornati alla tinta originaria un grigio-celeste che da alla struttura una freschezza che nel tempo era stata spenta.
Tutto il progetto di restauro, così come quello di allestimento che ne è seguito subito dopo è stato supervisionato da un Comitato Scientifico costituito da tecnici e assessori comunali, la Provincia di Ravenna e l’IBC Emilia-Romagna. Il risultato finale è visibile sotto gli occhi di tutti, unanimemente apprezzato fuori e dentro Massa Lombarda.


Il Centro Culturale, intitolato a Carlo Venturini, è stato inaugurato nel maggio 2007. La folla numerosa di persone intervenute (si ricorda “il passamano dell’ultimo libro”, una sorta di grande cordone umano che ha unito la vecchia e nuova biblioteca) testimonia la grande attesa che la comunità aveva maturato per quest’intervento, come ad unire attraverso un filo trasparente della storia le due inaugurazioni a più di cento anni di distanza.